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L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19 ci ha ricordato quanto la possibilità di ammalarsi e la gravità dei sintomi possa dipendere dallo stato di salute pregresso.
Avere malattie croniche e assumere farmaci può indebolire il nostro organismo e renderlo più vulnerabile alle malattie.
Solo una pressione alta, un iniziale diabete o una malattia cardiovascolare di base possono metterci a rischio. Ecco perchè è importante cercare di prevenire l’insorgere di questi stati attraverso l’esercizio fisico.

Cosa sono le patologie croniche e perchè mettono a rischio la nostra salute?

Sono malattie che insorgono già in età giovanile, ma che si manifestano clinicamente solo dopo decenni.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) le definisce “…quelle patologie non trasmissibili da una persona all’altra che presentano le caratteristiche di lunga durata e, generalmente una lenta progressione”.
Le malattie croniche necessitano di un trattamento continuo che può durare anche tutta la vita e richiedono l’impegno del 70-80% delle risorse sanitarie a livello mondiale. Sono la prima causa di morte e comprendono le cardiopatie, l’ictus, il cancro, il diabete, le malattie respiratorie croniche, le malattie mentali, i disturbi muscolo-scheletrici e dell’apparato gastrointestinale, i difetti della vista e dell’udito, le malattie genetiche.
Sono considerate croniche perché non si risolvono, hanno lunga durata e lenta progressione .
Alla base di molte di queste patologie c’è uno stile di vita poco sano in cui la mancata attività fisica rappresenta la causa più rilevante.


Il Covid-19 ha riportato l’attenzione verso le patologie croniche che sono state per tempo sottovalutate.

Le patologie croniche non sono una rarità
L’incidenza di queste patologie è molto alta. In Italia si contavano nel 2019, 24 milioni di persone affette da ipertensione, malattie reumatiche e degenerative come l’artrite, l’artrosi e l’osteoporosi, allergie, cardiopatie, diabete. E sono in aumento.

Il paradosso è che la salute a livello mondiale sta migliorando perchè si vive di più a lungo, ma si vive abbastanza a lungo da sviluppare molte malattie croniche.

La salute è una responsabilità personale oltre che collettiva.
La salute è nostra responsabilità. Abbiamo il dovere di gestire e proteggere la nostra salute come il bene più prezioso che abbiamo.
Salvaguardare la propria salute è un dovere individuale e sociale perché gli aiuti e le soluzioni non possono arrivare esclusivamente dall’assistenza sanitaria, dagli studi scientifici o dagli ultimi ritrovati farmacologici, dobbiamo fare del nostro meglio per prenderci cura di noi stressi.
Solo adottando uno stile di vita sano in cui l’attività fisica occupa il primo posto, potremmo evitare circa la metà delle patologie croniche o ritardare la loro insorgenza.
La cura e la prevenzione delle malattie croniche deve passare attraverso scelte individuali, prendendo decisioni su come aiutare l’organismo. Ognuno di noi determina la propria condizione di salute assumendosene la responsabilità.

Neurologi, reumatologi e psichiatri consigliano il movimento per le malattie croniche.
Un modello elaborato negli Stati Uniti mostra i fattori che influenzano la salute sono:

  • 20% genetica, età e sesso;
  • 10% accesso ai servizi sanitari e qualità;
  • 20% ambiente e ambito sociale;
  • 50% comportamenti e stile di vita.


 

Chiaro è che genetica, età, sesso sono fattori immodificabili, ma possiamo intervenire su tutti gli altri riducendo in parte anche la componente ereditaria.
Un soggetto, ad esempio, con una familiarità al diabete può diminuire il rischio di ammalarsi di questa patologia se adotta dei comportamenti positivi come la pratica costante di attività fisica e una alimentazione corretta.

L’attività motoria un ottimo alleato della prevenzione
L’attività motoria è indispensabile nella riduzione e prevenzione delle patologie croniche e comprende ogni forma di attività che richieda impegno muscolare.

Muoversi di più, questo è il monito, lo dice l’Istituto Superiore di Sanità: il movimento cura e previene le malattie cronico-degenerative a tutte le età.

Quale tipo di attività motoria è più efficace nella prevenzione delle malattie croniche?
Si consiglia un’attività fisica aerobica di moderata intensità come camminare, andare in bicicletta, ballare, nuotare per un tempo di 30 minuti al giorno per cinque giorni alla settimana oppure un’attività fisica più intensa per un minimo di 20 minuti al giorno per tre giorni alla settimana.

L’OMS raccomanda attività fisica per ottenere benefici alla salute ed essere fisicamente attivi a tre gruppi di persone suddivisi per età:

  • • Ragazzi tra i 5 a i 17 anni: 60 minuti di attività moderata-vigorosa comprendendo almeno tre volte a settimana esercizi fisici per la forza;
  • • Adulti tra i 18 e i 64 anni: 150 minuti di attività moderata oppure 75 minuti di attività vigorosa alla settimana in sessioni di almeno 10 minuti ciascuna comprendendo un lavoro di forza circa due volte alla settimana;
  • • Adulti dopo i 65 anni: 150 minuti di attività moderata, le indicazioni sono le stesse degli adulti, ma con maggiore attenzione per quegli esercizi orientati all’equilibrio per la prevenzione delle cadute.

Ad ogni età, una regolare, costante e moderata attività fisica, meglio se quotidiana, migliora la qualità della vita e il benessere individuale diminuendo la concentrazione di colesterolo nel sangue, favorendo il mantenimento di un peso corporeo stabile, ostacolando la patogenesi del diabete e rafforzando il sistema immunitario.

Va da sé che ci siano davvero poche controindicazioni all’attività fisica per le persone che manifestano già delle patologie croniche. Anche la somma di brevi momenti di attività fisica durante tutta la giornata giova alla salute.

L’attività fisica è un fattore di protezione della salute e un intervento sanitario efficace ma è sottoutilizzato.
L’ aiuto di figure professionali, esperte del settore che collaborano con l’ambito medico, tutela la giusta pratica e il preciso dosaggio. Rivolgiti agli esperti e prenditi cura della tua salute.