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Oggi abbiamo deciso di parlare di un dispositivo simbolo della pandemia da coronavirus. Diventata ormai un'appendice umana, la mascherina è uno strumento indispensabile per la nostra sicurezza. Il suo ruolo, però, è tanto importante quanto fastidioso. Infatti, a lungo andare, il suo utilizzo può provocare dei fastidi alla pelle, in particolar modo alle persone affette già da dermatite atopica.

La dermatite è una patologia infiammatoria cronica della pelle che interessa 35.000 italiani all’anno e oltre l’8% delle persone adulte. È infatti una malattia frequente nei primi anni di infanzia: la maggior parte delle persone adulte ha avuto i primi segni di malattia prima dei 5 anni, molti di loro precedentemente al primo anno di età.

Il prurito è il sintomo primario, le lesioni cutanee vanno dall'eritema lieve alla lichenificazione grave sfociando spesso in eczemi su varie parti del corpo: più ricorrente all'interno delle pieghe delle braccia e delle gambe, sulle caviglie, sul mento e sul dorso delle mani.

Da cosa è causata?

I fattori ambientali scatenanti più frequenti sono alimenti, allergeni presenti nell'aria ad esempio gli acari della polvere, muffe, peli; prodotti topici (es., cosmetici, profumi, saponi), sudorazione e tessuti ruvidi.

E sulla base di questa sintomatologia la dermatite è un vero e proprio ostacolo per la qualità di vita del paziente.

L'uso prolungato della mascherina che si tratti di mascherine chirurgiche o di stoffa, fino ad arrivare a quelle con protezione maggiore, come le FFP2 e FFP3, può provocare dei fastidi alla pelle.

Queste sono prodotte con materiali sintetici, coloranti e igienizzanti, che tendono ad irritare la pelle e provocare prurito e rossori, peggiorando i sintomi di chi già soffre di dermatite atopica.

Inoltre, l’effetto occludente della mascherina provoca degli sfasamenti del microambiente cutaneo, aumentandone l’umidità, limitando la respirazione dei pori e favorendo un accumulo del sebo.

Il contatto della mascherina con la pelle del viso potrebbe causare eruzioni anche a chi non soffre di dermatite atopica. È importante dunque seguire delle buone norme per proteggere la pelle del viso.

  1. Prima regola fondamentale: occorre mantenere la pelle sempre idrata! L’alterazione del microambiente cutaneo aumenta il gradi di secchezza delle pelle ed inoltre la pelle affettata dermatite atopica fatica a tenere lontano gli allergeni. Applica quindi con continuità creme e lenitivi delicati.
  2. Scegli con cura la mascherina: questa deve aderire perfettamente al viso. Non troppo grande perché perderebbe di efficacia ma neanche tanto piccola da aderire alla pelle, con il rischio di infiammarla. Attenzione a non schiacciare zigomi, padiglione auricolare e naso. Inoltre in caso di dermatite da contatto occorre evitare l’uso di mascherine con materiali da vestiario.
  3. Consiglio per le donne: limitate il trucco! La mascherina occlude i pori della pelle. La situazione potrebbe peggiorare con l’uso eccessivo di make up.

Pertanto ricapitoliamo...   Ricorda sempre di scegliere una mascherina formata secondo l'OMS, di applicare una crema di protezione, di detergere la parte che copre la mascherina con detergenti specifici e di applicare una crema idratante.

Inoltre, una volta l'anno rivolgiti ad uno specialista per un consulto dermatologico e per monitorare lo stato di salute della tua pelle e dei tessuti connettivi. Da Medigit, la dott.ssa Specchio sarà a tua disposizione, ti fornirà supporto e ti accompagnerà durante tutto il percorso, se necessario.